PANINI X TEMATICO

Come abbiamo già detto in qualche precedente articolo la collaborazione tra brand è una prassi consolidata, lo è talmente tanto che le capsule si fanno anche tra brand che hanno core business completamente differenti, tant’è che oggi infatti parliamo della partnership tra Panini, leader mondiale del comparto figurine e Tematico, un azienda italiana di abbigliamento.

Il brand Tematico, dal greco thematikós, in filatelia: collezione tematica, quella che sviluppa un tema, presenta una tesi o illustra un'idea e da qui prende spunto per illustrare di volta in volta una collezione con uno specifico tema. Il Brand fa riferimento all’azienda SEM Manifatture , nata oltre vent’anni fa e che la sua base in Puglia, in quel di Trani e produce rigorosamente tutto Made In Italy, pensa e realizza le collezioni di moda e pronto moda direttamente nel suo stabile grazie ad un team di professionisti che affianca la produzione in ogni suo step. Lo staff vanta modellisti, grafici, stilisti e manager che monitorano costantemente ogni fase della lavorazione per garantire che ogni singolo capo sia perfetto in tutto. La cura per i dettagli e l'utilizzo di materie prime di qualità fanno si che l'azienda sia un punto di riferimento nel territorio pugliese, grazie alla sua flessibilità e alla sua continua ricerca di nuove tendenze e stili.  Attualmente è anche l’agenzia italiana per Umbro.

Panini? Beh basterebbe il nome, non crediamo che esista un tifoso calcio che non abbia mai preso in mano o non conosca le famose figurine, in ogni caso un po’ di storia non fa mai male… L’azienda venne fondata nel 1961 quando i fratelli Panini, figli di edicolanti, decisero di commercializzare la prima collezione Calciatori: “Grande Raccolta Figurine Calciatori della Serie A” in copertina c’era il milanista Nils Liedholm. Da allora fino al 1988, l'azienda modenese è stata gestita dalla famiglia Panini (quattro fratelli: Giuseppe, Benito, Umberto, Franco) ampliandosi di anno in anno sino a raggiungere fatturati nell'ordine dei 100 miliardi di lire. Dal 1971 è stata anche la produttrice dell’”Almanacco del calcio illustrato” (pubblicazione uscita anche per altri sport).  Nell’ 1972-73 esce il primo album con le figurine autoadesive, negli anni sono state pubblicate riviste e figurine di ogni genere, non solo sportive. Dal 1988 ad oggi una serie di cessioni che passano anche per la Marvel fino a tornare italiana, ironia della sorte in questo 2021 Panini ha prodotto anche per la DC comics. ll Gruppo Panini, la cui sede è rimasta nella città di Modena, rappresenta il leader mondiale nella produzione di figurine: oltre 5 milioni all'anno e cinquanta le collezioni lanciate ogni anno .

I loghi ufficiali della Panini sono due: il Paladino e il calciatore che esegue una rovesciata. Giuseppe Panini era un appassionato di enigmistica, inventava cruciverba ed il suo pseudonimo era, appunto, "paladino". Negli anni '70 fu anche creata una rivista per i collezionisti di figurine Panini con testimonial "Pipino il paladino" ("Pipino" stava per Giuseppe), EPM sta per “Edizioni Panini Modena”. Il secondo è un calciatore, con maglia rossa, calzoncini bianchi e calzettoni gialli e neri, ritratto mentre esegue una rovesciata, divenne la copertina dell’album figurine 1996/97, nessuna squadra di calcio ha questi colori sociali. Il simbolo è ispirato al gesto atletico di Carlo Parola durante un Fiorentina-Juventus del 15 gennaio 1950. La fotografia fu realizzata dal fotografo Corrado Banchi, immagine icona che ispirò qualche anno fa anche una nostra t-shirt (Dressers) intitolata “Modern Football”…

Tra le curiosità su queste figurine possiamo citare i tre casi di scambi di persona, la più eclatante riguarda la collezione 1975/76 dove la figurina di Roberto Pruzzo, bomber del Genoa in B, è rappresentata dal faccione baffuto di Sergio Rossetti, tra le particolarità possiamo annoverare l’abitudine di attaccare al contrario le figurine della squadra rivale. Dopo la chiusura della prima edicola dei fratelli Panini, dove hanno iniziato a vendere le figurine, è stata posta un scultura a futura memoria, fatta proprio da colui che inventò il logo e che lavorava alla panini negli anni 60 poi diventato pittore/scultore, il modenese Wainer Vaccari. Nel 2020 è uscito il libro “Panini. Storia di una famiglia e di tante figurine”.

Dopo la collezione PANINI heritage FIFA World Cup nel 2018, PANINI e “Copa Football” hanno rinnovato la collaborazione e quest’anno l ‘azienda di figurine si è legata anche a Tematico.La collezione Tematico x PANINI conferma lo stile che contraddistingue da sempre l'azienda: colori vivaci, ricami finissimi, cura dei dettagli e capacità di mixare elementi apparentemente molto distanti tra loro. Sem manifatture, tramite il brand Tematico, ha saputo reinterpretare i principali asset grafici di PANINI: il logo con il paladino, la storica rovesciata, e le grafiche heritage delle copertine degli album. La collezione si compone di magliette, felpe con e senza cappuccio e pantaloncini. Oltre ai collezionisti di figurine pensiamo che “Panini” entri di diritto assieme ad altri simboli come “90esimo minuto”, “il subbuteo” e “Il totocalcio”(etc) nel gotha dei ricordi di un calcio romantico che non c’è più, ma che in noi vivrà in eterno.

E tu felpa e tshirt… “Ce l'hai ! Ce l'hai, ce l'hai… o ti manca ?”

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