The Firm 1989
“The Firm” è un film per la televisione del 1989 del regista Alan Clarke. In Italia il film venne trasmesso nel 1990 su Canale 5 con il titolo "Ultimo stadio", questa pellicola 3 anni dopo la strage dell’Heysel, nel contesto del clima conservatore del Thatcherismo, che solo apparentemente sconfisse il fenomeno dell’hooliganismo, sembra inoltre che il regista abbia preso spunto dal documentario Hooligan di Ian Stuttard del 1985 che indaga il mondo dei gruppi organizzati. Nel 2009 di questo film uscirà il remake con il medesimo titolo “The Firm” ad opera di Nick Love.
Questa pellicola interpretata è da Gary Oldman (premio oscar nel 2018) nel ruolo di Clive “Bex” Bissel e da Phil Davis in quello di Yeti e da Steve McFadden che interpreta Billy, (in seguito avrebbe interpretato Phil Mitchell in Eastenders). I colorati tracktop dei primi anni ’80 lasciano il posto alle le cravatte e agli abiti, la pellicola esplora il periodo contrastante della Gran Bretagna della Thatcher e il mondo sotterraneo del hooliganismo. Bex è il Top Boy della famigerata Inter City Club, (chiaro riferimento al nota Inter City Firm del West Ham), è un affermato agente immobiliare londinese, sposato con figlio che alterna momenti di vita quotidiana alla sete di azione e quindi di violenza.
Con gli Europei di Germania ’88 alla porte a Bex viene in mente di creare un gruppo unico per la nazionale dei tre leoni e si propone come Leader dell’organizzazione, la Nazionale inglese si è sempre portata dietro piccole bande di hooligans che agivano separatamente, perché era impossibile convincere firm rivali a smettere di farsi la guerra anche solo per un mese o poco più. Bex in ogni caso non trova subito un accordo con le firm rivali e sarà costretto a ricorrere alla violenza per convincerle. Questo film racconta il tentativo fittizio di creare un grande gruppo organizzato al seguito dell’Inghilterra dopo il "ban" europeo dell’ UEFA a discapito di tutte le squadre d’oltre manica post Heysel.
“The Firm” è stata una delle prime pellicole ad affrontare il tema della “malattia britannica” al di fuori degli stereotipi che vogliono il tifoso di calcio delinquente/drogato/emarginato e chi ne ha più ne metta, anzi qui è l’opposto, tutti i membri delle gangs sono perfettamente integrati e hanno ottimi lavori, a loro i soldi non mancano e non smettono mai di rimarcarlo, da buoni inglesi sono ottimi bevitori di birra e “tea”, la loro più grande droga è l’adrenalina e la voglia di farsi un nome. Il film ha educato le persone evidenziando il fatto che gli hooligans avevano un buon lavoro, soldi, famiglie e potevano essere facilmente scambiati per il proprio vicino di casa nel piccolo cul-de-sac suburbano. Il film per gli addetti ai lavori, in particolar modo per quelli più attenti all’epoca è stato un vero e proprio punto di rottura con il movimento italiano di quel periodo, infatti per la prima volta dei tifosi di calcio vengono rappresentati sullo schermo senza i colori sociali; l’integrazione e la mancanza di sciarpe sono l’opposto di quello che verrà rappresentato in “Ultrà” con Claudio Amendola nel 1991.
Nella scorsa primavera Weekend Offender ha fatto uscire una t-shirt e una felpa intitolate “’89” celebrative della pellicola nelle colorazioni bianco e blu con il motto del film dell’ICC “veniamo in pace ti lasciamo in pezzi”, gioco di parola che riesce sicuramente meglio in lingua originale. Uscirà invece un 33 giri intorno al 15 novembre grazie a “eighties vynil records” con una colonna sonora liberamente ispirata ai pezzi di quegli anni(‘88/89), ricordiamo infatti che il film è sprovvisto di una colonna sonora e l’unico prezzo presente è quello della scena iniziale: “That’s amore”.
“Abbiamo vinto due guerre mondiali e una coppa del mondo”
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