FLAGS
“Come fanno gli Inglesi a perdere tutte quelle bandiere? Hanno perso anche Millwall!” Questa è una delle domande più frequenti alla quale sto rispondendo durante questi europei. Ma iniziamo con qualche breve nozione storica al fine di capire meglio tutto. Nel regno unito esistono varie bandiere:
La Croce di San Giorgio, croce rossa in campo bianco e rappresenta il regno D’Inghilterra, adottata dai cavalieri crociati.
La Croce di Sant’ Andrea, una croce a forma di X su campo blu, il santo patrono della Scozia
La Croce di San Patrizio, un drappo bianco con una croce rossa, già simbolo dell'Ordine di San Patrizio.
Queste tre bandiere formano la bandiera del Regno Unito (Union Flag o Union Jack) che fu adottata nel 1801 in seguito all'atto di unione con il quale il Regno di Gran Bretagna e il Regno d'Irlanda si univano a formare il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Derivata da una versione precedente adottata nel 1606, è anche stata la bandiera rappresentativa dell'Impero britannico.
La bandiera nazionale del Galles (Baner Cymru) consiste in un drago rosso (Y Ddraig Goch) in campo bianco e verde. Questa bandiera viene ritenuta come la più antica bandiera nazionale ancora in uso, nonostante questo non fa parte dell’Union Jack perché il paese venne annesso da Edoardo I nel 1282 e, a partire dai Laws in Wales Act 1535-1542, divenne parte integrante del Regno d'Inghilterra.
Da menzionare anche l'Ulster Banner, o Red Hand Flag è stata la bandiera ufficiale dell'Irlanda del Nord dal 1953 al 1972. La bandiera era formata da una croce rossa, una mano rossa, una stella a sei punte e una corona. Conosciuta, soprattutto tra gli unionisti, anche come Red Hand Flag o Ulster Flag.
Da menzionare anche L'insegna navale militare e della flotta reale (White Ensign). La Saint George's Ensign consiste in una bandiera inglese con una Union Flag nel cantone. L'insegna è sventolata dalla Royal Navy sulle flotte e nelle basi terrestri in cui opera l'armata.
L’insegna della Royal Air Force, Campo blu chiaro con la coccarda della RAF in basso a destra e una Union Jack nel cantone, coccarda poi ripresa dalla sottocultura Mod.
Il "Vessillo Reale d'Inghilterra" è una bandiera utilizzata fin dal 1198 per segnalare la presenza del Re d'Inghilterra, soprattutto in battaglia. Di rosso ai tre leoni passanti guardanti d'oro, posti in palo.
Lo "Stendardo Reale di Scozia" (noto anche come Lion Rampant) è una bandiera utilizzata dal 1222 al 1603 come stendardo del Re di Scozia ed in seguito usata come bandiera reale scozzese. D'oro al leone rampante rosso, con lingua e artigli d'azzurro, con una doppia orlatura fiorita e contrafiorita di gigli.
Tutto questo per capire un po’meglio i simboli che vedete sulle bandiere al seguito delle nazionali d’oltre Manica. Ma torniamo a noi, negli anni 60/70 comparvero le prime firms britanniche, denominate dalla stampa “Hooligans”, questo è il primo aneddoto importante e differente dal nostro paese, non comparvero ne stendardi ne striscioni e spesso i nomi dei vari gruppi traevano origine dai vari quartieri, dal tipo di musica che ascoltavano o da come li apostrofavano i rivali e il tutto si diffuse oralmente. Diametralmente l’opposto succedeva in Italia, negli anni ’70 nascevano gli ultras, termine coniato da doriani e che rappresenterà tutte le nostre curve, tranne ovviamente quella del Genoa. Dal primo momento gli italiani si posizionarono dietro uno striscione, il cui nome spesso riprendeva quello di qualche gruppo extraparlamentare di quegli anni, il nome doveva incutere paura. Fin da quegli anni si diffuse la tradizione (probabilmente nata in maniera causale) di esporre lo striscione avversario a mo’ di sfottò in caso di conquista, per moltissimi anni chi perse lo striscione non si sciolse, ad oggi ci sono ancora gruppi che ne hanno perso più di uno in passato, solo da fine anni novanta si diffuse la regola non scritta dello scioglimento del gruppo in seguito al furto subito, ma anche qui ogni caso fa storia a se.
Torniamo ai primi anni ’80 in UK. I gruppi “hooligans” sempre più braccati da stampa e governo, quindi dalla polizia iniziarono ad abbandonare il look skinhead, le sciarpe, i colori e quant’altro identificasse la propria squadra al fine di avere più libertà di manovra per il “take the end” che poi negli anni si trasformerà nel “take the Pub”, anche qui l’Italia è agli antipodi, a fine anni ’70 i gruppi ultras iniziano a produrre materiale proprio per autofinanziarsi e i tifosi che in trasferta non portano la propria sciarpa o striscione vengono tacciati di codardia, il look inoltre è spesso militare e successivamente alcuni adotteranno il look skin. Nascono così in England i “Casuals”, una necessità che poi diventerà anche un look stilistico, anche qui nessun nome o stendardo, la dicitura londinese “casuals” prende piede solamente anni dopo quella che appunto viene definita in realtà la “The no name thing”, l’aggettivo Cockney fu solo più fortunato rispetto ad altri come “dressers”, “scally” etc. Dagli anni delle terraces ad oggi è raro vedere stendardi nei campionati britannici, la storia è diversa quando i club giocano fuori dalla perfida Albione e quando la nazionale gioca fuori casa, durante l’era “d’oro” degli hooligans inglesi (gli 80s) notiamo al seguito della nazionale stendardi della Union Jack, da Italia ’90 in poi invece avremo piano piano una netta predominanza della Croce di San Giorgio.
L’Italia e l’Inghilterra sono stati i pionieri di come andare allo stadio, ma il loro modo come stiamo vedendo è totalmente differente, per gli italiani la “pezza” è sacra e la si vede solo dentro le curve, solo in rarissimi casi durante cortei o in posti che non siano gradinate… Gli inglesi per mentalità probabilmente coloniale dove vanno mettono le loro bandiere bene in vista, ma la maggior parte di questi pezzi di stoffa spesso appartengono a singoli tifosi o gruppi di amici che nulla hanno a che vedere con le temute firms, queste infatti sono da anni in declino, soprattutto a causa di diffide e repressione governativa, arrivata anche da anni al sequestro del passaporto ai tifosi facinorosi, va da se che quello che arriva nelle fasi finali delle competizioni è ben poca cosa. Un'altra cosa che caratterizza il tifoso medio inglese è che le croci portate in trasferta sono mediamente realizzate benissimo, questo anche grazie a quel genio di “Barmy Flags”, il che può trarre in inganno l’ultras medio europeo abituato a vedere striscioni ben realizzati solamente dalle compagini più estreme, nessuno si sognerebbe di esporre “spaghetti 1 tapas 0” a bomboletta... Se però ci concentriamo su quello che viene rubato agli Inglesi spesso ci accorciamo che di fatto c’è solo il nome della squadra o il nome di chi lo porta (es. Nick e Lillie!). Ho letto moltissimi libri di tifoserie inglesi e a memoria non ricordo mai citazioni a stendardi e roba simile se non forse in “Fuori casa”: “tutti noi abbiamo fatto qualche saluto di troppo ai giornalisti con la bandiera sulle spalle”, ma questa è un'altra storia e nessun ultras si sognerebbe di mettere la bandiera sulle spalle.
Ho provato a vedere se finalmente dopo tante foto di stendardi rubati gli Inglesi avessero cambiato la loro mentalità, la risposta è nettamente no, su una loro famosa pagina “the away fans” viene riportata la foto dei serbi con le Union Flag rovesciate e la dicitura è “Why do they do this?” condita di emoticon che fa spallucce, le riposte qui e su altre pagine sono come queste: “It's an Ultra thing. When u lose ur banner, your group/firm/fanclub needs to dissolve.” o ancora più ironiche “They just want to be us” e infine “ah ah, ben fatto hai preso una bandiera della nostra città, mentre noi bevevamo una birra divertendoci. Presa di nascosto come fanno i bambini, la cosa più patetica che fanno gli ultras, 100%”.
A volte abbiamo visto alcune firms con bandiere recanti il proprio nome, per qualche anniversario o per qualche ragazzo scomparso, penso a ICF, CH, SS etc ma anche in questo caso per loro se viene persa non ne fanno un dramma, fossero anche quelli più di ispirazione europea come la Green Brigate. E da qui facendo qualche ricerca scopriamo che la “famosa” pezza “Millwall” rubata appartiene ad un semplice tifoso che seguiva club e nazionale con il padre e che nulla aveva a che vedere con i “Bushwackers” e similari, l’unica colpa è stata quella di essere spesso presente in trasferta e che dietro in qualche match ci fossero dei “casuals” a vedere la partita, non è cosi, è che mediamente l’inglese al seguito si veste bene!