The Football Factory

IL FILM

The Football Factory è un film del 2004 diretto da Nick Love, tratto dall'omonimo romanzo (Fedeli alla tribù, con questo titolo edito in Italia) scritto da John King.

Tommy Johnson (Danny Dyer, che vedremo anche in The Business) è un londinese, ed è “solo un altro uomo annoiato, sulla trentina , con cattivo lavoro che vive per il weekend , sesso casuale, birra a volontà e droghe” e che occasionalmente prende a calci qualcuno; suo nonno Bill è un soldato decorato della seconda guerra mondiale, preoccupato per la vita del nipote tenta di convincerlo a seguirlo in Australia, dove entrambi hanno dei parenti, per fargli cambiare vita. Tommy appartiene agli Headhunters, la firm del Chelsea, gli altri membri del gruppo sono il  suo migliore amico Rod King (Neil Maskell), l'irascibile Billy Bright (Frank Harper) e gli impulsivi membri più giovani Zeberdee (Roland Manookian) e Raf (Calum MacNab).  Parallelamente alle vicende del gruppo che si svolgono in tre partite: Tottenahm, Liverpool e Millwall, sorgono anche i problemi nella vita privata dei membri della gang… Tommy ha un'illuminazione sul suo stile di vita durante una rissa con la firm degli spurs e inizia a chiedersi se rischiare la vita per una partita di calcio ne vanga veramente la pena.  Rod inizia una relazione con Tamara (Sophie Linfield), l'impiegata del tribunale durante la loro causa, e lei lo spinge a saltare “le partite” del fine settimana. Billy affronta la sua crescente solitudine dopo aver sentito Harris (il capo della film) discutere della sua irrilevanza. 

Durante la pellicola Tommy viene catturato e tenuto in ostaggio dal fratello di Shian (Michele Hallak), una ragazza che ha conquistato in un club. Viene salvato quando Rod colpisce l'uomo sulla testa con una mazza da cricket. Il fratello di Shian risulta essere anche il fratello del leader dei  Millwall, Fred (Tamer Hassan), che poi dà la caccia a Tommy per tutto il film. Poco prima della partita contro i Lions, Rod  decide di lasciare Tamara che aveva organizzato un pranzo con i genitori per andare alla partita. Il film culmina in una battaglia campale tra Chelsea e Millwall. Tommy viene duramente picchiato da e finisce in ospedale con Bill, che nel frattempo ha avuto un infarto. Un volta dimesso dall’ospedale Tommy torna al pub dove ritrova i membri del gruppo e finalmente riesce a risponde alla sua domanda: “e come se ne vale la pena!”

Il film a nostro avviso è quanto di più vicino alla realtà tra tutte le pellicole a tema: il modo di fare , il gergo e i comportamenti sono quelli che troverete in qualsiasi gruppo di qualsiasi squadra. A livello stilistico compaiono i famosi check Burberry e Aquascutum, tipici del look delle terraces da metà anni 90 fino alla fine della prima decade dei 2000, compaiono anche Stone Island e Henry Lloyd, il tutto condito da giacche mozzafiato e classici Mac e Trench, le famose scarpe bianche ed per finire camicie d'ordinanza. I fotogrammi dei protagonisti ripresi dalle telecamere a circuito chiuso sono la ciliegina sulla torta di questo grandissimo film, assieme alla presenza di un certo numero di noti volti del Chelsea tra le comparse … 

IL LIBRO

Fedeli alla tribù è il primo libro di John King , uscito nel 1996, ebbe un immediato successo, arrivando a vendere oltre 250.000 copie nel Regno Unito, è anche il primo romanzo della così detta trilogia del Calcio assieme a “Cacciatori di Teste” e “Fuori casa” sempre dello stesso autore.

Il personaggio/narratore principale è Tommy , i cui monologhi interni consentono al lettore una visione del teppismo calcistico dall’interno. Grandi battaglie si svolgono con i tradizionali nemici del Chelsea, tra cui Tottenham e Millwall, e l'autenticità del libro è stata spesso oggetto di discussione. Il linguaggio usato è incisivo e descrive al meglio la frustrazione di Tommy e le opinioni schiette sulla vita nella Gran Bretagna moderna, approfondendo così una serie di argomenti tra cui la classe, il patriottismo, il pregiudizio, la povertà e il sistema politico.  La trama del libro è la stessa del film, ma quest’ultimo non essendo legato ad esigenze cinematografiche approfondisce maggiormente la storia del pensionato Bill Farrell, un ex soldato che ha combattuto nella seconda guerra mondiale ed è stato decorato per il suo coraggio e sta cercando di far fronte alla recente morte di sua moglie. È visto come un eroe dalle generazioni successive, tra cui Tommy e vari membri più vecchi dei Chelsea, come Dave Harris e Billy Bright. Fedeli alla tribù è ricco di riferimenti culturali, dalla musica popolare alle canzoni e ai canti degli spalti. Tommy ricorda i giorni di gloria dello Shed allo Stamford Bridge, del Chelsea North Stand, insieme alle sue valutazioni dei giocatori, dei tifosi avversari e delle rispettive città, resterà memorabile la descrizione di Coventry. L'ipocrisia delle classi politiche è evidenziata in relazione alla violenza legata al calcio. La violenza non  avviene più all'interno degli stadi, ormai plastificati e riempiti con  famigliole piene di buste con gli acquisti fatti al megastore dello  Stamford Bridge, né nelle immediate vicinanze sempre più controllate da telecamere e  polizia. Stazioni della metropolitana, pubs e altri luoghi  lontano dagli stadi sono i territori  per i nuovi scontri di fine millennio, lontani dalla vista dei "civili" e dei  tabloid sempre pronti a sbattere gli hooligans in prima pagina. Viene mostrata in dettaglio Londra, la fedeltà a una squadra di calcio come estensione della comunità, che si tratti di una strada, un pub, un cucchiaio unto, un ristorante indiano o una lavanderia automatica, il lettore saprà quale parte di Londra sta vedendo. Assolutamente da leggere!

Il Libro ha ispirato il titolo di una canzone dei Derozer,  una T-shirt di Peaceful Hooligan e il terzo 33 giri in vinile di 80s Casuals in edizione limitata di 250 copie e andato sold out in pochissimi giorni; il successo del film ha dato via nel 2007 alle serie  The Real Football Factories e The Real Football Factories international.

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