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La storia di Fila

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Love1

Nel 1911 in quel di Biella, Giovanni Fila trasla l’attività di famiglia dalla lavorazione del legno all’industria tessile fondando la “Fratelli Fila”, dedita alla filatura di lana cardata e pettinata. Nel 1926 l’azienda si dedica anche alla produzione di maglieria intima per donna uomo e bambino. Nei primi anni ’50 i successi della famiglia Fila portano il complesso industriale ad avere duemilacinquecento dipendenti. I periodi successivi però non sono cosi floridi e l’impresa soffre di diversi momenti di crisi fino a quando nel 1973 il management percepisce l’importanza di produrre capi sportivi, intuizione che porterà il brand Fila ad essere conosciuto in tutto il mondo. Viene anche realizzata la prima maglia a costine in cotone per il tennis e compare per la prima volta il logo “F-box” rosso e blu, un logo vincente che ruba l’attenzione e che sembra ispirarsi alla pop Art.  

Nel 1974 nasce la linea “White line” ispirata alle linee bianche del campo da Tennis e la famosa polo Biorn Borg a sfondo bianco con la riga verticale “stile gessato” e il colletto blu, una grande innovazione per uno sport che all’epoca era ad esclusivo appannaggio del colore bianco. Fila Sponsorizza i campioni del tappeto rosso dell’epoca: un giovanissimo John McEnroe, Guillermo Vilas, Paolo Bertolucci, Evonne Goolagong, e via discorrendo… Una menzione speciale va alla già citata polo “Borg”:  L’ 11 Luglio 1914: George Herman Ruth, meglio conosciuto come ‘Babe’, debutta nella Major League,  Battitore agguerrito e carismatico dei New York Yankees, Ruth (Baltimora 1895 – New York 1948) infiamma la scena sportiva degli Anni Venti e Trenta, riempiendo gli stadi di tifosi adoranti, la polo è ispirata alla casacca di questo campione. Un’altra menzione speciale la dedichiamo ad Adriano Panatta che nella finale di Coppa Davis contro il Cile nel 1976, assieme al compagno Paolo Bertolucci scende in campo con una polo completamente rossa in segno di protesta verso la dittatura militare di Augusto Pinochet.   

Gli anni ’70 non sono solo tennis, Fila dedica linee particolari anche ad altri sport tra cui l’alpinismo, il cui massimo rappresentante è Reinhold Messner, il primo uomo a scalare l’Everest senza l’ausilio di bombole di ossigeno (08/05/1978). Tra glia atri sport sponsorizzati ricordiamo anche la pallanuoto e la vela.

Gli anni ’80 si aprono  con una linea dedicata allo sci, ma è nel 1983 che arriva un altro punto di svolta, grazie ad una strategia vincente fatta di ricerca, design innovativo e una comunicazione mirata Fila riesce a conquistare il mercato americano delle scarpe sportive, tra cui citiamo le Fitness F3 uscite nel 1988. In questi anni Fila è già un marchio affermato grazie ai successi degli atleti sponsorizzati nella decade precedente, ma i successi non si fermano e alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 registra trentadue presenze sul podio, è inoltre sponsor ufficiale della rappresentativa italiana (lo sarà anche nel 1994, nel 1998 come sponsor tecnico).  

E’ talmente affermata che è il brand spesso compare in vari film, compare in Karate Kid nel 1984, nei Gonnies nel 1985 e la veste Boldi nel 1986 in “Yuppies”etc…  ma l’emblema è “La moglie in vacanza… l’amante in città” uscito nel 1980 con con Edwige Fenech, Barbara Bouchet, Lino Banfi, Renzo Montagnani e Tullio Solenghi, tutti in questo film indossano un capo Fila. Anche altri attori la vestono nella vita privata, come ad esempio Micheal Moore e non mancherebbero altri esempi ma ci fermiamo qui.  

Sempre negli eighties la vedono padrona assieme ad altri brand sportivi italiani marca principale dei cosìdetti “football casuals”, tra i capi che spopolarono tra i tifosi troviamo la Linea FBJ lanciata nel 1976, in particolare capi come la “Fila settanta MK 1” e il “Settanta Mk2 che arrivò nel 1980-81 .Era disponibile in numerose colorazioni: la più notevole era il Navy-Red. La splendida polo “Terry MK2” è stata indossata da Danny Dyer in The Business di Nick Love. La polo era unica nel suo genere, realizzata in spugna premium. La “Fila Terrinda Mk 3” è arrivata nel 1982 ed è stata l'ultima tuta “Fila BJ”. In super anticipo rispetto a quei tempi era caratterizzata da un colletto stile motociclista e dal dettaglio delle spalle imbottite. Era molto alla moda, costosa e indossata solo da pochi, un élite, la “Terrinda” divenne il gioiello casual anni '80, all’epoca era comunemente chiamata "The Wham Top". Andrew Ridgeley degli Wham la indossò in varie occasioni durante l'ascesa al successo di Wham. Gli originali Borg BJ Terrinda sono estremamente rari e raggiungono prezzi astronomici su eBay. Un'altra occhiata sui capi preferiti la da quel bellissimo libro che è 80s casuals.  

Verso la fine della decade torna a sponsorizzare grandi campioni dello sport come : Boris Becker, Monica Seles, Jennifer Capriati, Alberto Tomba. A metà del anni ’90 raggiunge il secondo posto nella classifica USA dei brand del mondo del Basket, diventa così il numero tre per fatturato di scarpe sportive. Due sono i fattori che la portano a questo risultato, il primo la sponsorizzazione di Grant Hill dei Detroit Pistols , la squadra dei “Bad Boys” , da cui prende il nome l’omonima scarpa “Grant Hill 1”, poi conosciuta come “Fila 95”, per il secondo fattore il protagonista è Tupac Skakur, Tupac pubblicò il suo primo album a doppio disco, "All Eyez on Me", che avrebbe venduto milioni di dischi. Una delle immagini più iconiche del libretto di copertina dell'album per molti sneakerhead è stata la foto di 2Pac che si trova a terra indossando un completo in denim. Mentre lancia il simbolo del West Side, fa anche oscillare i “FILA Grant Hill 2”, noto anche come ”FILA 96” nella classica colorazione. Nel 2017 uscirà poi un modello celebrativo di Fila 96 (ora 96GL) chiamato “"All Eyez on Me". Il tutto ha portato Fila a spopolare anche nella scena hip hop e le “GH1” a diventare il modello di scarpa più venduto di sempre dopo le “Air Jordan 1”.  

A cavallo degli anni 2000 non possiamo non citare le sponsorizzazioni di Michael Schumacher su Ferrari e Capirossi Per il Motociclismo e poi ancora Tennis, Atletica leggera, calcio (vedi Fiorentina) e tanti altri sport. I Film "The Business" (2005) e “The Firm (2009)” la rilanciano tra i tifosi di calcio di mezza Europa, nascono per l’occasioni capi particolari e riedizioni con etichetta del film. Nel 2010 nasce il museo della Fondazione Fila con lo scopo di preservare e far conoscere la storia del marchio, dalle origini locali fino al successo internazionale nell’ambito dell’abbigliamento e delle calzature sportive.  

Per dovere di cronaca citiamo la collaborazione con Fendi,  con Gosha Rubchinskiy e via discorrendo… insomma la storia di Fila è veramente tanta ed è un mito che non morirà mai, negli ultimi 20 anni l’abbiamo vista ovunque, nei “Sopranos” e nel film “Hanna”, indossata alle persone più disparate, dai grandi capi di governo all’uomo della strada, dai nuovi “rapper” come Fedez e J-Ax che l’anno riportata in voga in Italia agli Enemy e tanti altri per la scena inglese, in finale lo possiamo affermare:chi è che nell’armadio non possiede un capo firmato Fila !? 

Per tutta Fila clicca qui

   

   

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