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La Storia dell'harrington

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Love0

Questa iconica giacca nasce nel 1937, quando John e Isaac Miller, proprietari di fabbriche di abbigliamento a Manchester, detta anche Cottonpolis per la quantità di industrie tessili dell’epoca, iniziarono a realizzare il loro giubbotto G9 con il marchio Baracuta, la “G” sta per Golf e 9 come le 9 buche del percorso di gioco. Era una giacca di cotone impermeabile e senza fronzoli con collo alto simile a quello alla coreana, polsini lavorati a maglia, maniche raglan e tasche piatte oblique, poiché la giacca è stata progettata per i giocatori di golf, le sue tasche laterali sono profonde e angolate, sì, per tenere le palline! Un'altra cosa, non ci sono cuciture a livello delle spalle per sentirsi più a proprio agio durante i movimenti tipici di questo sport. Il retro a forma di ombrello è progettato per consentire all'acqua di scorrere dal retro della giacca ed evitare così che i pantaloni si bagnino. Il G9 è arrivato con il caratteristico rivestimento scozzese rosso, verde e nero del clan Fraser, il cui uso è stato consentito da Simon Fraser, 24Th Lord di Lovat e assiduo frequentatore del Manchester Golf Club . Il tartan è da sempre simbolo di nobiltà e tradizione, salvo poi essere stato dissacrato dalla cultura Punk nei ‘70s. Ad onor del vero anche la società britannica Grenfell, precedentemente nota come Haythornthwaite and Sons, afferma di aver inventato una giacca identica più o meno nello stesso periodo sulla base delle loro giacche da golf, esattamente la Grenfell Golf jacket del 1931, in ogni caso sia il G9 che il Blouson della Grenfell sono ad oggi ancora in produzione esattamente uguali a come sono stati realizzati la prima volta.

harrington Baracuta Tartan Fraser Glenfell jacket

Ma è nel 1950, quando Baracuta iniziò ad esportare negli Stati Uniti che la fama del G9 esplose. I ragazzi dell'Ivy League, iscritti in una delle otto più prestigiose ed elitarie università private del paese, non avendo alcuna intenzione di aderire ai codici del classico abito e cravatta cominciano ad indossare questa giacca. Elvis Presley l’ ha indossato in “King Creole” nel 1954 e James Dean vestì una giacca simile in “Rebel Without a Cause”(Gioventù bruciata) l'anno successivo abbinata ad una dissacrante t-shirt bianca che darà vita un nuovo modo di indossarlo. Ovviamente con l'incremento della notorietà sono aumentate anche le interpretazioni di altri brand e con gli anni sono cambiati anche i materiali, si può trovare di lana, come di cotone, poliestere o in millerain, anche lo stile tartan interno varia a seconda delle marche.  

Steve McQueen, “the king of Cool” è il personaggio più famoso a cui viene associata questa giacca, indossò la G9 quando era in sella a una delle sue tante motociclette per la copertina della rivista Life nel 1963. E l'anno successivo Ryan O'neal indossò la G9 nella serie televisiva di successo Peyton Place. Il nome del suo personaggio? Rodney Harrington - da qui il soprannome della giacca, grazie a John Simons, che nel 1965 ha riconosciuto il modello vedendo la serie TV,  è proprio grazie a quest’ultimo se la giacca è stata adottata come capo simbolo dagli adolescenti che prefiguravo lo stile preppy e, 20 anni dopo, dal movimento skinhead e mod nel Regno Unito, tutto questo grazie ai capi venduti nel suo negozio Ivy Shop a Londra e alla sua vetrina sui cui c’era scritto “The Harringon jacket” , ad oggi Simons è considerato la voce più autorevole sullo stile Ivy League nel Regno Unito. La giacca divenne un must per i Mod degli anni ’60 , i rude boys giamaicani poi e per le sottoculture inglesi punk e skinhead. L’ossessione di queste sottoculture provenienti dalle periferie britanniche in segno di ribellione e l’uso smodato da parte degli attori ribelli americani gli garantì un altro soprannome: “The Rebel Jacket”…  

Nel 1966 ne indossò uno anche Frank Sinatra, in “L'assalto a una regina”. Arnold Palmer lanciò la sua prima collezione di abbigliamento da golf nel 1970 in collaborazione anche con Baracuda. La giacca andata di moda negli anni ‘60 vive una seconda gioventù alla fine degli anni '70 e all'inizio degli anni '80 con skinhead e revivalisti mod, stavolta gli Harrington sono spesso, anche se in nessun modo esclusivamente, indossati con camicie di Fred Perry o Ben Sherman, o sono proprio prodotti da questi brand. Non possiamo non citare il concerto a Times Square a Londra nel 1981 dove Joe Strummer, leader dei dei Clash si presenta sul palco con un harrington, questo è il motivo per cui fa parte dell'outfit punk e rock in generale. In Italia in questo periodo lo ricordiamo ad Enzo Montagnani nel “La vedova del trullo” del 1979

Un ulteriore revival della giacca è stato associato all'ascesa a metà degli anni '90 del Brit Pop, indossato da Damon Albarn dei Blur, Oasis e altre band. Questo stile combinava la moda Mod con lo streetwear sportivo casual. Dopo il revival del Brit pop, la giacca è stata messa in risalto in una versione azzurra indossata dal personaggio principale Gavin interpretato da Matthew Horne su Gavin e Stacey nella TV britannica della BBC alla fine degli anni 2000. Negli anni ‘90 in Italia è stata una giacca ad appannaggio delle sottoculture skin e mods ma è a cavallo dei primi anni 2000 che spopola definitivamente, sia per le strade che sulle gradinate era possibile vedere orde di ragazzi indossare orgogliosi un Harrington, appannaggio di quel periodo fu senza ombra di dubbio quello della Lonsdale, seguito da Ben Sherman, Merc e Fred Perry. Divenne un vero e proprio must per i kids dello stadio che alcuni gruppi ultras iniziarono a produrre la giacca con il loro nome.  

E’ ovviamente la giacca per eccellenza in “This Is England”, film revivalista del 2006 diretto da Shane Meadows. La giacca rielaborata da Barbour è stata indossata da Daniel Craig nei panni dell'agente 007 nel film “Quantum of Solace” nel 2008.  Negli ultimi tempi è stata spesso indossata dai cantanti Noel Gallagher, Paul Weller, i Franz Ferdinand, Tom Clarke degli Enemy e Pete Doherty, gli attori Martin Freeman e Jason Statham, star dello sport come Thierry Henry il leggendario David Beckham , mentre in Italia a Beppe Grillo e a Pierfrancesco Favino . Il caso più eclatante resta il presidente dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad, che ha garantito alla giacca il nomignolo di “giacca Ahmadine”, ispirando decine di imprenditori iraniani ad acquistare copie di fabbricazione cinese per i seguaci più fedeli del presidente da vendere nei bazar, chissà se Mahmoud sa che è stata usata anche da George W. Bush! Da Harvard ai concerti di ska-2tone londinesi, l’Harrington ha attraversato mezzo secolo di cultura occidentale, diventando un oggetto dal design inconfondibile, simbolo di autenticità e patrimonio del british tailoring, la “rebel jacket”  ha resistito alla prova del tempo ed è una pietra miliare dello stile maschile. Se non ne possiedi uno, beh, che tipo di uomo sei?

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