Recent articles

"5226" la mente di CountyLads

by
Love0

Abbiamo intercettato "5226" la mente di CountyLads che ha risposto,gentilmente come al solito,ad alcune domande. Certi del fatto che countylads rappresenti il Sacro Graal in fatto di raccolti di immagini legate alla moda delle gradinate. A voi domande e risposte...Un sentito ringraziamento a "5226" per le risposte (tra l 'altro molto interessanti) e per le foto…

casual lad 

Quando hai pensato per la prima volta al progetto “County Lads”? E come mai?

Tutto è iniziato all’incirca nel 2000, quando c’è stato questo grande boom di hooligans. Molte di queste persone avevano un sito internet, noi no, quindi ne abbiamo messo su uno che all’inizio era più in ‘stile hooligan’, poi è cresciuto in popolarità, ed è diventato il miglior sito sul casual di tutta la rete. Ho avuto milioni di contatti sin’ora, e ricevo commenti positivi da tutte le parti del mondo. Purtroppo la mia squadra è stata retrocessa dalla Premier League alla League Two, quindi mi sono dovuto concentrare più sulla scena in generale che non sul mio club. Gente dalla Danimarca, dalla Svezia, dall’Italia e dal Sud America mi è venuta a dire che lo Stockport è la loro seconda squadra del cuore, quindi qualcosa di buono devo averlo fatto…

Che ne pensi della scena casual italiana?

La scena casual inglese deve molto all’Italia, in particolare a Massimo Osti, il quale è tenuto in grande considerazione da un sacco di gente. La Stone Island e la CP Company sono state per venti anni le marche predilette delle curve inglesi. Penso che gli inglesi siano molto diversi dagli italiani, specialmente nel modo di vestirsi. Tutto sembra ancora molto vitale in Italia, invece qui le autorità affrontano i tafferugli allo stadio come se fossero di importanza fondamentale, si va in carcere per cose di poca importanza perché tutta la questione è messa in primo piano.

Qual è la tua squadra italiana preferita?

Non ne preferisco una in particolare, e se ce l’avessi non la direi, è meglio rimanere imparziale. Ammiro gli ultras e lo spettacolo che riescono a creare quando ci sono le partite più importanti, tante bandiere, striscioni, torce, cose che qui non possiamo usare. Un po’ di anni fa ho rimediato un pass gratuito per la finale all’Old Trafford tra il Milan e la Juventus, e l’atmosfera era magnifica.

Snakebite o Guinness?

Ti direi Guinness, ma veramente preferisco la Boddington.

Fish ‘n chips o kebab?

Solo le patatine o meglio ancora la pizza, sono vegetariano…

Non partiresti mai senza quale capo del tuo vestiario?

Beh, ho appena venduto uno dei miei Mille miglia – non avrei mai pensato di venderlo – quindi direi la mia giacca Berghaus ‘Lightning’ vintage o quella della Left Hand.

Qual è la tua marca italiana preferita?

Ti direi la Stone Island, anche se ormai c’è chi dice che è troppo conosciuta qui da noi, ed è vero, perché ci sono dei momenti in cui non si può indossare, è troppo riconoscibile. Ma è una marca iconica, e ancora va forte nonostante i falsi, e tutti quei mitomani che la indossano non per stile ma solo per il nome. Mi piace anche la Bailo, una marca di abbigliamento da caccia piuttosto sconosciuta qui da noi. Ho preso un loro bel cappotto invernale che è leggero, bello e comodo, proprio quello che serve in un clima come il nostro.

Qual è il tuo stadio inglese preferito? E come mai?

Essendo un tifoso di una squadra in seconda divisione non ho molte possibilità di vedere gli stadi più famosi. Aspetto di vedere il nuovo Wembley con lo Stockport nei play off, anche se abbiamo fallito nelle quattro precedenti occasioni. Mi piace il campo dell’Huddersfield Town, uno dei pochi tra questi nuovi stadi che ha un po’ di spirito. La maggior parte di queste nuovi stadi fa schifo, sono piatti, squadrati, senza un minimo di atmosfera. Un altro segno dei tempi.

La tua città è molto vicina a Manchester. Questo ti ha influenzato oppure hai sviluppato uno stile tutto tuo?

Immagino che mi abbia molto influenzato, è naturale assimilare e modificare le influenze dall’esterno quando vivi all’ombra di una grande città, verso la quale noi abbiamo sempre fatto escursioni per fare shopping. ‘’Oi Polloi’’ è un bellissimo negozio, ha sempre un’attitudine innovativa a differenza degli altri, proponendo marche nuove e sconosciute, è la cosa più vicina allo spirito originale del casual. Ritengo che il mio stile sia molto ‘’northern’’. Mi sono sempre piaciuti gli abiti comodi e funzionali. Goretex, cagoules, marche da escursione, insieme con magliette, con felpe e e cords e poi di nuovo scarpe comode o trainers, insomma mi piace trovare una mia via. Anni fa mi piaceva tutto ciò che era Stone Island o CP Company e recitare il mio ‘ruolo’, adesso sono contento se la gente non capisce se sono un ‘lad’ o no, tutto qua.

Il tuo “Saturday’s best?” (miglior abbinamento di vestiti per andare alla partita)

Tutto dipende dalle occasioni, se è una giornata importante mi sembrerebbe stupido non andare a comprare qualcosa di nuovo per la partita… per alcuni questo sarà stupido, ma per me è importante.

saturday 's best

E' veramente difficile spiegare l'importanza che ha avuto questo sito senza mostrarvelo, è stato sicuramente la bibbia,con tutta sincerità a vedere quello che esce oggi sul web credo che molti ancora non abbiamo capito neanche i contenuti base della "no name thing"  vi basti pensare che da qui parti in parte il discorso casualco, una sua immagine fu d'ispirazione per molti tatuaggi e adesivi diventando un'icona della scena e come non ricordare la cronologia calcistica messa sulla base subbuteo? Un cosa che ora può apparire scontata, ma che all'epoca non lo era affatto.

Countylads where are u?  

 casuals tatoo

Delle immagini che vedrete ora ve ne proponiamo alcune, andrebbero dai '70 ai giorni nostri ma sarebbe troppo lungo mettervele tutte, noi da intenditori le salvammo tutte...

Riattualizzato da Style Wars di Luglio 2010

80s casual

modern casual era

Menu

QR code

Settings

Share

Create a free account to save loved items.

Sign in